Superbonus 110%: cos’è e come funziona
Il Coronavirus, si sa, ha messo in ginocchio molti settori economici, e non solo, tra cui anche quello edilizio. Al fine di favorire la ripartenza di questo settore, il Governo ha previsto il cosiddetto Superbonus 110%.
Introdotto attraverso l’emanazione del Decreto Rilancio (D.L. 34/2020), il Superbonus 110% è un’agevolazione che permette di rendere più sicuri e più efficienti gli immobili, facendo risparmiare il cittadino sulla spesa totale. Ultimamente ha subito diverse modifiche (alcune delle quali non ancora del tutto confermate), soprattutto per evitare l’uso improprio di tale strumento.
In cosa consiste il Superbonus 110
Come già detto, il Superbonus 110 è una misura agevolativa che prevede l’elevazione al 110% delle detrazioni edilizie già presenti, limitatamente a determinati soggetti e alla tipologia di immobili e di lavori effettuati.
Si divide in due tipi di interventi: il Super Ecobonus, agevolazione che riguarda l’efficienza energetica, e il Super Sismabonus, incentivo che riguarda l’adeguamento antisismico.
Nel Super Ecobonus le persone fisiche possono usufruire dell’agevolazione su un massimo di due unità abitative (a meno che non si tratti di interventi su parti comuni), a differenza del Super Ecobonus dove non esiste un limite massimo di immobili su cui effettuare l’intervento.
La detrazione si applica a tutti coloro che, aventi il diritto, hanno sostenuto le relative spese nella finestra temporale che va dal 1° luglio 2020 al 31 dicembre 2023, a seconda dei soggetti beneficiari.
Soggetti beneficiari
Possono usufruire dell’agevolazione diversi soggetti, tra cui le persone fisiche private (quindi al di fuori dell’esercizio dell’attività d’impresa o professionale), i condomini, gli istituti IACP, le Onlus, le associazioni di promozione sociale, le associazioni di volontariato e le associazioni e società sportive dilettantistiche.
Immobili ammessi e quelli esclusi
Non tutti gli immobili possono beneficiare della detrazione. Il Superbonus, infatti, spetta per tutti quegli interventi di efficienza energetica o antisismici realizzati su parti comuni di edifici, su edifici unifamiliari o plurifamiliari, su singole unità immobiliari e, limitatamente per le ASD e le SSD, su immobili o parti di essi adibiti a spogliatoi.
I singoli immobili situati all’interno di edifici plurifamiliari, in particolare, devono essere funzionalmente indipendenti e disporre di uno o più accessi autonomi.
Il Superbonus non è, invece, previsto se gli interventi vengono eseguiti su immobili di categoria catastale A/1, A/8 e A/9.
Tipi di intervento
Per poter usufruire dell’incentivo, deve essere effettuato innanzitutto un intervento cosiddetto trainante. Si tratta, nello specifico, di interventi di isolamento termico sugli involucri, della sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale e di interventi antisismici.
L’aliquota del 110% può essere applicata anche a tutti quegli interventi cosiddetti trainati ma solo se eseguiti congiuntamente ad almeno uno degli interventi trainanti. Tra gli interventi trainati rientrano, per fare qualche esempio, la sostituzione degli infissi, l’installazione di impianti fotovoltaici e delle colonnine per la ricarica dei veicoli elettrici, le schermature solari e l’eliminazione delle barriere architettoniche.
Come usufruirne
I soggetti che sostengono interventi, per i quali è possibile applicare il Superbonus 110%, possono decidere di usufruirne in tre diverse modalità, alternative tra di loro.
La prima consiste nell’utilizzo diretto della detrazione in sede di dichiarazione dei redditi. Al momento, la detrazione deve essere ripartita in quattro o cinque rate annuali di pari importo ciascuna, a seconda del periodo in cui sono state sostenute le relative spese.
Ultima modalità di fruizione dell’agevolazione è quella della cessione del credito. Il soggetto che desidera effettuare i lavori, rinuncia alla detrazione in sede di dichiarazione per cedere il credito d’imposta maturato a soggetti terzi, tra cui istituti di credito e altri intermediari finanziari.
Semplificazioni e nuove scadenze
Il D.L. 59/2021 ed il D.L. 77/2021 hanno apportato alcune modifiche alla disciplina del Superbonus.
Una modifica molto importante riguarda la proroga dell’agevolazione, diversa a seconda dei soggetti beneficiari. I soggetti privati proprietari di edifici plurifamiliari, ad esempio, possono effettuare interventi con il Superbonus fino al 31 dicembre 2022, a patto che almeno il 60% dei lavori sia stato completato entro il 30 giugno 2022. Per i condomini, il Superbonus è stato prorogato fino al 31 dicembre 2022 senza particolari limiti. Gli IACP, invece, posso usufruirne fino al 31 dicembre 2023, a patto che almeno il 60% dei lavori sia stato eseguito alla data del 30 giugno 2023. Per tutti gli altri soggetti, infine, la scadenza è rimasta invariata, ossia il 30 giugno 2022.
Molte sono, inoltre, le semplificazioni introdotte. Le modifiche realizzate attraverso i cappotti termici ed i cordoli sismici, ad esempio, “non concorrono al conteggio della distanza e dell’altezza”.
Altra semplificazione riguarda le violazioni meramente formali le quali non comportano la decadenza del beneficio nel caso in cui non arrecano pregiudizio in sede di controllo.
La presentazione della CILA (Comunicazione di Inizio Lavori Asseverata), inoltre, non richiede l’attestazione dello stato legittimo dell’edificio da parte di un tecnico.
Infine, un’ulteriore modifica introdotta riguarda anche l’agevolazione prima casa. Il termine entro cui spostare la residenza per usufruire di quest’ultima agevolazione, infatti, è stato allungato a 30 mesi (invece dei 18 mesi inizialmente previsti), ma solo nel caso in cui l’immobile sia oggetto di interventi con Superbonus.
Conclusioni
Il Superbonus 110% è una misura agevolativa molto conveniente e che ha ottenuto un notevole successo da quando è stata introdotta. Particolarmente apprezzata è stata la possibilità di poter usufruire dello sconto in fattura anche nel caso del Superbonus, in quanto ha portato vantaggi sia in termini economici (per il soggetto che commissiona i lavori) sia in termini fiscali (per le imprese fornitrici).
Anche gli investitori immobiliari possono trarre numerosi vantaggi dal Superbonus. Primo fra tutti è sicuramente l’aumento del valore dell’immobile. Condizione affinché il Superbonus possa essere applicato, infatti, è che i lavori debbano comportare un miglioramento di almeno due classi energetiche dell’edifico, rendendolo meno inquinante e ottimizzando i consumi. Il Superbonus, inoltre, rende l’immobile più sicuro grazie al Sismabonus, garantendone elevati standard di sicurezza
Questo incentivo ha permesso di attutire gli effetti negativi della pandemia soprattutto sulla compravendita. Il Superbonus, in questo senso, può essere visto come uno strumento di investimento dal momento che, grazie a questa agevolazione, moltissimi edifici sono stati ristrutturati per migliorarne l’efficienza energetica. Ciò ha ovviamente aumentato il valore immobiliare degli edifici: un immobile riqualificato ed antisismico vale certamente molto di più di uno che non ha avuto alcuna ristrutturazione in tal senso.
Quindi, decidere di ristrutturare avvalendosi del Superbonus, è sicuramente una buona scelta per il futuro degli investitori.